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Gaban* (ARC.P): riparo a Piazzina di Martignano (Trento, Trentino-Alto Adige) nella valle dell'Adige. Depositi del Mesolitico (arte mobiliare con figure geometriche zoomorfe e antropomorfe), Neolitico, Calcolitico e Bronzo.

gabbri (MIN) (dal latino glăbrum = liscio): rocce eruttive intrusive basiche, composte principalmente di pirosseni, anfiboli e talora olivina.

gafara: vedi garamma.

galleria (GEOG, MORF): tratto di grotta che si sviluppa soprattutto in senso orizzontale; g. fossile: non più percorsa da acqua, sinonimo: g. inattiva; g. freatica: scavata sotto la superficie freatica, e quindi a pieno carico; ne risulta una morfologia caratteristica, con sezione circolare o ellittica; sinonimi: condotta forzata, g. singenetica; g. paragenetica: scavata da un torrente con corso lento, tanto da depositare detriti e far sì che la corrosione avvenga al di sopra dei detriti stessi; g. vadosa: scavata al di sopra della superficie freatica; lo scavo avviene con modalità analoga a quella delle forre esterne e quindi ne risulta, generalmente, una g. più sviluppata in senso verticale; sinonimo: condotta a pelo libero.

Gammaridi (lat. Gammaridae) (BIO): famiglia di Crostacei Anfipodi cui appartengono piccoli gamberi con corpo snello, occhi laterali (talora assenti nelle specie stigobie), antenne lunghe e sottili. Uno dei generi più conosciuti fra i rappresentanti ipogei di questa famiglia è Niphargus.

gana (termine dialettale): 1) - (GEOG): voragine (Lombardia, Veneto, Trentino); anche campo solcato (Trentino). 2) - (FO): strega, fata (Veneto, Trentino); sinonimo: anguana.

garamb (GEOG) (termine dialettale, Puglia): cavità verticale ripiena di terra rossa; sinonimo: muritur.

garamma (GEOG) (termine dialettale, Lucania): voragine; sinonimo: gafara.

garbo (GEOG) (termine dialettale, Piemonte meridionale): grotta; utilizzato sia per grotte con apertura orizzontale che verticale; sinonimo: sgarbu.

garga (GEOG) (termine dialettale, Sardegna): buco, burrone.

Gargas* (ARC.P, ART): grotta a St. Bertrand-de-Comminges (Hautes-Pyrénées, Francia) con incisioni dell'Aurignaziano e alcune centinaia di impronte di mani lasciate dai frequentatori preistorici.

gassa (T.ES): anello fisso di corda che si costruisce facendo un nodo. In speleologia il nodo di chiusura della gassa è in genere il nodo di Savoia o, per costruire gasse attorno ad attacchi chiusi, il nodo di bolina.

gas switch (SUB) (dall'inglese switch = commutatore): cambio della miscela respiratoria realizzato in immersione.

Gasteropodi (lat. Gastropoda) (BIO) (dal greco gastēr = ventre, poús = piede): classe di Molluschi generalmente dotati di una conchiglia calcarea; annoverano rappresentanti marini e d'acqua dolce; hanno anche colonizzato con successo l'ambiente terrestre adattandosi alla respirazione subaerea. Fra i G. frequentemente presenti in grotta è da ricordare il genere Oxychilus, che annovera numerose specie di chiocciole troglofile. Il genere Zospeum annovera specie realmente troglobie. La famiglia degli Idrobiidi annovera numerosi elementi stigobi e crenobi specializzati, anche in Italia.

Gastrotrichi (lat. Gastrotricha) (BIO) (dal greco gastēr = ventre, thríks = pelo): phylum di organismi di piccole dimensioni (ca. 1 mm), con corpo allungato, spesso provvisto all'apice di due appendici terminali e ricoperto di tegumento spinoso o squamoso. Sono generalmente psammici, ma talora interstiziali.

gelifrazione (GEOL): sinonimo di crioclastia.

geliva, roccia- (GEOL): dicesi di roccia che ha la proprietà di assorbire umidità, in genere lungo microfessurazioni, e quindi essere sensibile all'azione del gelo.

genere (BIO): categoria tassonomica, talora suddivisa in sottogeneri, di rango inferiore alla famiglia e superiore alla specie; le famiglie sono suddivise in g. e i g. in specie; talvolta insiemi di g. formano tribù.

genotipo (BIO) (dal greco génesis = origine): complesso di caratteri ereditari che vengono trasmessi di generazione in generazione in una data specie. Vedi anche DNA.

geo- (dal greco = terra): prefisso di molti termini.

geoarcheologia (ARC, GEOL) (prefisso geo- e dal greco archâios = antico e suffisso -logia): la geologia del Quaternario ricostruisce gli eventi da circa due milioni di anni fa al periodo attuale, coprendo così il campo cronologico dell'archeologia. Nella g. i metodi della geologia e quelli dell'archeologia si integrano.

geochimica (CH, GEOL) (prefisso geo- e dal greco khyméia = miscela di liquidi): la scienza che studia la distribuzione degli elementi chimici sulla crosta terrestre, la loro storia, i cicli di trasformazione e le leggi che governano la loro distribuzione.

geocronologia (GEOL) (prefisso geo- e dal greco khrónos = tempo e suffisso -logia): la scienza che studia la cronologia della Terra, la suddivisione in ere, periodi, ecc. e la loro datazione.

geodesia (GEOL) (prefisso geo-, dal greco geódaisía = divisione della Terra): la scienza che studia la forma e le dimensioni della Terra e determina la posizione dei punti sulla Terra.

geofisica (GEOL) (prefisso geo- e dal greco physikós = relativo alla natura (physis): lo studio dei fenomeni fisici della Terra e dello spazio circostante.

geografia (GEOG) (prefisso geo- e suffisso -grafia): la rappresentazione della Terra, delle sue forme, delle sue caratteristiche e delle attività connesse. I rami principali sono la g. fisica, la g. politica, la g. economica, ecc.

geoide (GEOL) (dal greco = Terra): la forma del globo terrestre riportata al livello del mare, quale risulterebbe se il mare si estendesse anche alle aree continentali.

geoidrologia (GEOL, IDR) (prefisso geo- e dal greco hýdōr = acqua e suffisso -logia): sinonimo del più usato idrogeologia.

geologia (GEOL) (prefisso geo- e suffisso -logia): scienza della Terra, ne studia la costituzione, l'evoluzione, ecc.; i rami principali sono la stratigrafia e la tettonica. Molte scienze sono di aiuto alla g.: la paleontologia, la mineralogia, la petrografia, la geochimica, la geofisica e la geografia; g. applicata: lo studio dei problemi geologici connessi con attività umane quali le costruzioni di strade e edifici, la sistemazione dei suoli, la perforazione di pozzi e gallerie, lo sfruttamento delle risorse minerarie, ecc.; g. di una regione: è la composizione litologica, la serie stratigrafica e la struttura tettonica delle rocce di quella regione.

geomorfologia (GEOL) (prefisso geo- e dal greco morphē = forma e suffisso -logia): studio delle forme della Terra e della loro evoluzione. Nel caso della g. carsica, lo studio comprende anche le forme del sottosuolo.

geosinclinale (GEOL) (prefisso geo- e dal greco sýn = con e klinein = piegare): bacino sedimentario subsidente, con dimensione di decine di chilometri o maggiore.

geotecnica (GEOL) (prefisso geo-): studio delle proprietà fisiche e tecniche delle rocce e dei terreni.

geotermia (GEOL) (prefisso geo- e dal greco thermós = caldo): studio del calore interno della Terra.

geotritone (BIO) (prefisso geo-): vedi Speleomantes.

gesso (MIN) (dal greco gýpsos): minerale appartenente al gruppo delle evaporiti, formula CaSO4.2H2O, cioè solfato di calcio bi-idrato. Con lo stesso nome si designa la roccia composta essenzialmente di questo minerale. Molto solubile in acqua, dà luogo alla formazione di grotte, anche molto estese. Le concrezioni di g. hanno forme piuttosto caratteristiche (fiori, aghi sottili, ecc.) e diverse dalle concrezioni calcaree.

gheib (GEOG) (termine dialettale, Piemonte meridionale, Liguria): grotta.

ghiacciaia: 1) ? (GEOL): g. naturale: cavità nella quale si accumula il ghiaccio e si conserva per tutto l'anno o buona parte di esso. Il ghiaccio è dovuto o all'accumulo di neve o al congelamento dell'acqua derivata da stillicidio o condensazione sulle pareti. 2) ? (CA): g. artificiale: cavità scavata dall'uomo destinata alla conservazione della neve raccolta in inverno nelle zone circostanti.

ghiacciaio (GEOG): vasta distesa di ghiaccio dovuto alla trasformazione della neve in ghiaccio. Nel suo lento movimento verso valle, il ghiacciaio subisce delle fratture con formazione di crepacci, mentre i torrenti che si formano in superficie entrano in inghiottitoi, denominati "mulini ghiaciali", sede di una temporanea circolazione idrica che dà origine a grotte glaciali, con sviluppo di centinaia di metri. Al contatto fra il ghiaccio e il substrato roccioso sottostante, può esistere un torrente subglaciale; se il substrato è calcareo, il torrente può penetrare nella roccia sottostante; g. di roccia: formazione costituita da un miscuglio di materiali rocciosi e ghiaccio che si muove con estrema lentezza; g. sotterraneo: accumulo di ghiaccio all'interno di grotte d'alta montagna o comunque molto fredde (es. il g. dell'Abisso Scarason nelle Carsene, Piemonte). Il ghiaccio è dovuto all'accumulo della neve e alla sua trasformazione, oppure al congelamento di acqua di stillicidio, oppure a condensazione del vapore acqueo e successivo congelamento, analogamente alle ghiacciaie. Talvolta è chiamato, impropriamente, g. fossile.

ghiaccio (CH): forma dell'acqua allo stato solido; il cambio di stato avviene, in condizioni normali alla temperatura di 0īC, con diminuzione della densità e conseguente aumento di volume; questo fatto determina il fenomeno conosciuto come gelifrazione, che contribuisce all'ampliamento degli ingressi di cavità d'alta quota (vedi crioclastia).

ghiaie (GEOL, PETR): sedimento grossolano costituito da ciottoli immersi in una matrice più fine; a seconda della granulometria della matrice, si parla di g. argillose o sabbiose. Gli ambienti di accumulo più comuni sono quelli costieri, fluviali e fluvioglaciali .

ghiro (Glis glis) (BIO): Mammifero appartenente all'ordine dei Roditori; presenta orecchie appuntite e nude, pelo morbido di colore grigio e bianco, lunga coda folta. È diffuso in Europa, si nutre di gemme e frutta e durante l'inverno cade in letargo; in questo stato di torpore è talvolta possibile rinvenirlo dentro il suo nido in nicchie ben riparate all'interno delle grotte.

giacimento: 1) - (GEOL): concentrazione, in un ammasso roccioso, di uno o più minerali suscettibili di sfruttamento. 2) - g. archeologico (ARC): luogo dove si possono trovare testimonianze legate all'attività umana del passato.

giacitura (GEOL): disposizione spaziale di un corpo geologico (strato, filone, lente, ecc.).

giassèra (GEOG) (termine dialettale, Italia settentrionale): ghiacciaia naturale, ovvero grotta ove si conservano i cibi deperibili; sinonimi: giajera, giazera, giasara.

Gibbs (T.ES): attrezzi meccanici per la risalita su corde, ormai raramente usati perché soppiantati da bloccante ventrale e maniglia; i G. sono di impiego meno facile ma consentono una maggiore velocità di risalita.

Gigante* (GR, TUR): grotta di interesse turistico e paleontologico, in comune di Sgonico (Trieste, Friuli-Venezia Giulia); si tratta di un unico enorme salone, fra i maggiori in Europa. Nel 1997 è entrata nel Guinness dei primati come la sala di grotta turistica più grande del mondo.

giovanile (GEOL): dicesi di gas o di acqua che trae origine nelle profondità della Terra.

giubbotto ad assetto variabile (G.A.V.) (SUB): giubbotto gonfiabile equilibratore; può essere gonfiato per mezzo di aria a bassa pressione fornita dal primo stadio dell'erogatore per mantenere l'equilibrio idrostatico durante le immersioni.

giunto (GEOL): discontinuità, all'interno di un ammasso roccioso, di origine tettonica o sedimentaria (g. di strato: discontinuità che separa due strati sedimentari).

Giurassico (GEOL) (nome che deriva dalla regione del Giura): secondo periodo dell'era mesozoica, o secondaria. Va da 200 a 140 milioni di anni fa. In Europa è suddiviso in tre epoche: Lias, Dogger e Malm. Sinonimo: Giurese.

giürva (GEOG) (termine dialettale, Piemonte settentrionale): abisso.

Giusti* (MED): cavità sita a Monsummano (Pistoia, Toscana). La più antica grotta termale d'Italia; si hanno notizie certe dello sfruttamento per la terapia delle patologie respiratorie fin dal 1770. Grotta di origine tettonica con un bacino di acqua calda (35īC) per fenomeni pseudo-vulcanici. Vedi anche speleoterapia.

glaciale: 1) - (CL): relativo al ghiacciaio, quindi si può parlare di ambiente di sedimentazione e di conseguenza di facies g. 2) - (GEOL): i periodi g. sono degli intervalli di tempo, durante il Pleistocene, in cui i ghiacciai hanno avuto un grande sviluppo.

glacialismo (CL, GEOL, BIO): l'insieme dei fenomeni glaciali verificatisi nel Pleistocene, considerati come agenti modificatori della superficie terrestre. Periodi glaciali si ebbero in diverse epoche geologiche, con intervalli temporali molto ampi. Il periodo di avanzamento dei ghiacci è detto "glaciale", mentre con "interglaciale" si intende la fase di ritiro dei ghiacci. Le condizioni ambientali delle fasi glaciali e interglaciali hanno massicciamente condizionato l'evoluzione e la distribuzione degli organismi viventi, favorendo la colonizzazione e la differenziazione di alcuni di essi nell'ambiente sotterraneo. Vedi anche anaglaciale e cataglaciale.

glaciazione (CL, GEOL): espansione e sviluppo dei ghiacciai che nel Pleistocene (ed anche nell'era primaria) ricoprirono vaste aree del globo. Tipiche sono le tracce lasciate dai ghiacciai (morene, rocce levigate, dossi montonati, decapitazione di condotte carsiche). All'interno di un periodo glaciale, l'unità di ordine inferiore è lo stadio. Le g. sono associate a un abbassamento del livello dei mari (vedi regressione), fatto che ha portato all'emersione di terre (es. la Manica, coste e isole mediterranee ecc., inoltre grotte attualmente sommerse erano in epoche glaciali ben al di sopra della superficie marina: es. la grotta Cosquer sulla costa francese presso Nizza. Durante le g. quaternarie l'abbassamento di circa 120 m del bacino mediterraneo ha portato all'unione, a mezzo di ponti di terre emerse, di isole e isolette oggi separate, compresa Sardegna-Corsica, Calabria-Sicilia, isole dalmate, ecc. Le principali g. del Pleistocene sono denominate Donau, Günz, Mindel, Riss, Würm.

glacio-carsismo (GEOL): aspetto morfologico di un'area che è stata interessata da glaciazione e fenomeni carsici.

gliuttiruru (GEOG) (termine dialettale, Lucania): inghiottitoio.

Glow-worm (BIO) (termine inglese): larva fosforescente di un Dittero (Arachnocampa luminosa) che vive in grotte della regione australiana, creando suggestivi effetti luminosi in tali cavità.

gneiss (PETR) (dal tedesco antico col significato di "scintilla"): roccia scistosa, molto comune, con alto grado di metamorfismo; i minerali principali di cui è composto sono il quarzo, le miche, i feldspati.

gola (GEOG): valle stretta e profonda con fianchi verticali o subverticali. Sinonimi: forra, cañon. Può impostarsi in differenti litotipi, ma i calcari sono particolarmente favorevoli alla sua formazione.

Gondwana (GEOG, GEOL): supercontinente originatosi all'inizio del Mesozoico dallo smembramento della Pangea; comprendeva le masse continentali che avrebbero formato, a Sud, l'America meridionale, l'Africa, l'India, l'Australia e l'Antartide. Numerosi organismi ipogei attuali sono ritenuti di origine gondwaniana. Vedi anche Laurasia.

gorc (IDR) (termine dialettale, Friuli - Venezia Giulia.): cavità piena d'acqua, sorgente; sinonimo: ole.

Gordiacei (BIO): vedi Nematomorfi.

gorroppu (GEOG) (termine dialettale, Sardegna, Nuorese): gola, forra.

Gortani* (GR): ingresso principale del grande sistema carsico del Col delle Erbe, sul M. Canin (Udine, Friuli-Venezia Giulia), presso il confine con la Slovenia; lo sviluppo è di 20 km, la profondità di 935 m.

gorùn (GEOG) (termine dialettale, Lombardia): voragine.

gour (MIN) (termine francese): concrezioni calcaree in forma di piccoli sbarramenti a un corso d'acqua sotterraneo; il termine viene adoperato anche in lingua italiana, assieme alle espressioni vaschette e microvaschette.

governa (GEOG) (termine dialettale, Romagna): caverna; sinonimo: gverna.

GPS (T.ST): sigla del Global Positioning System, un sistema costituito da una costellazione di satelliti che permette, attraverso l'invio di un flusso continuo di informazioni ad un utente dotato di un adeguato ricevitore, di calcolare le proprie coordinate (longitudine, latitudine, quota) in qualsiasi punto della Terra, e con estrema precisione. È stato elaborato dalla tecnologia militare degli Stati Uniti.

graben (GEOL): termine tedesco usato internazionalmente; vedi fossa tettonica.

gracchio (BIO): uccello della famiglia dei Corvidi con becco sottile di colore giallo (G. comune, Pyrrhocorax graculus) o rosso (G. corallino, Pyrrhocorax pyrrhocorax) e piumaggio nero con riflessi metallici. Si tratta di specie montane che nidificano spesso su cenge inaccessibili in fratture naturali e all'interno dei pozzi d'ingresso degli abissi d'alta quota, anche in condizioni di oscurità quasi totale. In Piemonte, il nome dialettale "ciuàie" può indicare grotte o abissi dove questi uccelli nidificano ("ciuaiera"). Lo stesso avviene in Lombardia (vedi: taculòn).

gradazione (GEOL): struttura sedimentaria interna ad uno strato nella quale, dalla base al tetto, la dimensione degli elementi clastici diminuisce progressivamente. Generalmente i sedimenti gradati sono legati ad una variazione delle condizioni di trasporto idrodinamico.

gradiente geotermico (GEOL) (dal latino grádus = gradino e dal greco thermós = calore): l'aumento di temperatura nel sottosuolo, in funzione della distanza dalla superficie, causato dal flusso di calore che proviene dall'interno della Terra (flusso di calore geotermico). Mediamente è di 3īC ogni 100 metri. Questo dato deriva da misure effettuate nelle miniere e nelle perforazioni. Negli ammassi rocciosi carsificati si riscontrano g. g. molto minori, condizionati dalla circolazione di acqua ed aria.

gradiente idraulico (IDR) (dal latino grádus = gradino e dal greco hýdōr = acqua): nella circolazione delle acque sotterranee, è il rapporto fra l'altezza massima del carico idraulico e la distanza, proiettata sul piano orizzontale, dal punto considerato alla sorgente; in altre parole, è la pendenza del livello freatico.

-grafia (dal greco gráphein = scrivere): suffisso a molti termini scientifici generalmente con significato di "descrizione".

grana (GEOL): la dimensione dei granuli; il termine è usato soprattutto per sabbie e arenarie, talvolta anche per la dimensione dei cristalli in rocce eruttive.

granchio (BIO): vedi Decapodi.

graniti (PETR): rocce eruttive intrusive acide, costituite da quarzo, feldspati e miche. I colori più frequenti sono il biancastro, il rosa e il rosso; il colore è dovuto ai feldspati.

granitoide (PETR): struttura dall'aspetto granulare, simile al granito. La composizione può essere anche completamente diversa.

granulo (GEOL) (dal latino grānum = grano): singolo elemento di un deposito clastico con dimensioni millimetriche, in genere con forma arrotondata.

granulometria (GEOL) (dal latino grānum = grano e dal greco métron = misura): misura delle dimensioni dei granuli di una roccia o degli elementi di un sedimento clastico.

grattatoio (IN.LIT, UT): strumento litico preistorico con il bordo lavorante arrotondato e ritoccato. Compare nell'Acheuleano; utilizzato per raschiare pelli.

grava, grave (GEOG) (termine dialettale, Puglia, anche Campania, Calabria, Lucania.): nell'Italia meridionale indica una grotta con ingresso a pozzo, solitamente di grandi dimensioni.

Gravettiano (PC): fase del Paleolitico superiore (27.000-20.000 BP) caratterizzata dalla presenza nei depositi di punte di selce dette punte di La Gravette, località eponima.

gregnàpola: vedi sgrignàpola.

Grilloblattodei (lat. Grylloblattodea = Notoptera) (BIO): ordine di Insetti primitivi affini agli Ortotteri, ma con aspetto di grossi Tisanuri, atteri. Poche specie regolarmente cavernicole sono note dell'Asia orientale e del Nord Ovest degli Stati Uniti.

Grilloidei (lat. Grylloidea) (BIO): superfamiglia di Ortotteri, che include i noti grilli dei campi, con alcuni rappresentanti regolarmente troglofili in tutti i continenti. Nella fauna italiana, sono da citare i generi Petaloptila, Discoptila e Acroneuroptila (quest'ultimo, con due specie endemiche della Sardegna).

Grimaldi* (ARC.P): vedi Balzi Rossi.

griza (MORF) (termine locale, utilizzato in Friuli - Venezia Giulia): indica un campo di pietrisco calcareo composto da blocchetti di roccia con dimensioni centimetriche.

grotta (GEOL, ARC, ART, MORF, TUR) (dal greco krýptein = nascondere e dal tardo latino crypta = luogo sotterraneo): cavità naturale, penetrabile dall'uomo, con sviluppo non inferiore a 5 metri, secondo la definizione data dal catasto speleologico. In Toscana il termine g. ha anche il significato di tetto sporgente da una parete; g. a piani (MORF): costituita da più gallerie suborizzontali sovrapposte e scavate in tempi successivi; solitamente il piano inferiore è attivo e gli altri sono fossili; g. attiva (IDR): percorsa abitualmente da un corso d'acqua; g. cutanea (GEOL): grotta di regioni periglaciali, parallela alla superficie esterna e a breve distanza da essa; si forma quando il permafrost di una regione sgela fino a una certa profondità, al di sotto della quale rimane il substrato gelato impermeabile; g. eolica (GEOL): cavità formata per erosione dall'azione di granelli di sabbia trasportati dal vento, tipica dei deserti; g. fortificata (ARC): situata di solito in posizione strategica preferibilmente in luoghi di passaggio con strutture murarie di protezione di epoca storica (ad esempio il castello di Lueg a Predjama, Slovenia); queste g. spesso contengono depositi ben più antichi che ne testimoniano la frequentazione anche nella Preistoria; g. fossile (GEOL): non interessata da circolazione idrica; sinonimo: g. inattiva; g. ghiacciata (IDR): con depositi di ghiaccio che si conservano per tutto l'anno o almeno per buona parte di esso; vedi anche ghiacciaia; g. glaciale (GEOL): scavata all'interno di un ghiacciaio; da non confondersi con g. ghiacciata né con ghiacciaia; può essere scavata sia all'interno del nucleo del ghiaccio, e in tal caso si parla di g. endoglaciale, sia al contatto fra ghiaccio e roccia (g. subglaciale); g. idrotermale (IDR): interessata da una circolazione di acqua calda di origine profonda (vedi speleoterapia); g. marina (GEOL): si trova in prossimità del livello del mare ed è scavata dall'azione erosiva delle onde; g. ornata (ART, ARC.P): ha conservato le testimonianze dell'arte preistorica (arte parietale); numerosi sono gli esempi di arte parietale in tutto il mondo e in tutte le epoche, soprattutto all'ingresso delle g. e in ripari sotto roccia, situazioni in cui è più facile la conservazione; nel Paleolitico superiore gli artisti preistorici si sono spinti nelle g. a volte anche a notevole distanza dall'ingresso (es.: Rouffignac, Cullalvera); g. pneumatogenetica: formatasi per l’esplosione di gas magmatici all’interno di condotti vulcanici; g. primaria o singenetica (GEOL): formata contemporaneamente ai depositi sedimentari che la contengono; appartengono a questa categoria le g. nella lava e quelle nel travertino; contrapposto a g. secondaria o epigenetica; g. preistorica (ARC. P): conserva i segni della presenza dell'uomo; in alcune cavità la frequentazione umana ha coperto epoche successive fino a periodi recenti per l'utilizzo, ad esempio, delle cavità come rifugi (grotta-rifugio) durante le guerre (ad esempio la g. di Bedeilhac, celebre g. ornata, con un amplissimo ingresso, è stata usata nella seconda guerra mondiale come hangar per piccoli aerei); g. reogenetica (GEOL): originata dallo scorrimento della lava; sinonimi: g. vulcanica, g. lavica; g. rifugio (ARC): sono frequenti le g. e i ripari serviti da rifugio anche in tempi recenti durante guerre e persecuzioni; spesso mostrano strutture di adattamento come abitazione (ad esempio in Piemonte è celebre la Ghieisa d'la Tana utilizzata dai Valdesi durante le persecuzioni); g. santuario (ARC): destinata al culto; si possono probabilmente considerare tali anche le numerose g. ornate preistoriche, ma non mancano esempi attuali (che certamente riflettono una continuità con culti ben più antichi), ad esempio la g. di Lourdes e tutte le numerosissime g. e ripari presenti in ogni regione con immagini di devozione popolare; g. secondaria o epigenetica (GEOL): formatasi successivamente ai depositi sedimentari che la contengono; a questa categoria appartengono tutte le g. carsiche; g. sepolcrale (ARC. P): utilizzata per sepolture in epoche preistoriche e anche storiche; spesso gli utilizzi come g. s. e g. abitazione coesistono, probabilmente in periodi differenti; non mancano esempi più recenti di g. s. come la g. del santuario della Madonna di Covadonga (Asturie, Spagna) dove si trova il sarcofago dell'eroe spagnolo Pelayo; g. sottomarina (GEOL): che si apre sotto il livello del mare. Per lo più si tratta di g. scavate allorché il livello del mare era più basso dell'attuale (vedi la grotta Cosquer); g. superficiale (GEOL): ha andamento parallelo alla superficie esterna, a non grande distanza da essa; vedi anche g. cutanea; g. termale (MED): vedi speleoterapia; g. tunnel o g. di attraversamento (GEOL): aperta alle due estremità, permette quindi la traversata sotterranea di un rilievo, tipica del carso a coni; g. tettonica (GEOL): originata da movimenti tettonici della roccia in cui si trova; g. vulcanica (GEOL): formata dallo scorrimento lavico (si tratta di un fenomeno di pseudocarsismo); si genera nelle rocce effusive quando una colata si incanala e la superficie si solidifica; la lava scorre all'interno di una sorta di tubo che, una volta esaurita la colata, rimane vuoto e percorribile; la più estesa g. vulcanica è la Kazumura cave (Hawaii, dove peraltro esistono anche grotte in rocce vulcaniche, precedenti l'ultima glaciazione, originate dall'azione dell'acqua, es. Kuka'Iau e Mauna Kea); sinonimo: g. lavica; g. turistica (TUR): provvista di attrezzature adatte (illuminazione, sentieri, ecc.) per la visita turistica.

grottaccia (GEOG) (termine dialettale, Toscana, Alpi Apuane): nicchia, riparo sotto roccia, di solito con grande apertura; sinonimo: fornacchia.

grottista (GEN): esploratore o escursionista di grotte. Termine poco usato.

gruppo speleologico (OR): associazione di volontari che ha lo scopo di esplorare e studiare le grotte e più in generale il fenomeno carsico. In Italia la maggior parte dei g. s. sono affiliati al CAI e quasi tutti sono membri della SSI L'esplorazione di grotte viene condotta quasi esclusivamente dai g. s. in quanto sono in possesso delle attrezzature specifiche, mentre l'attività di studio si sviluppa generalmente dalla collaborazione fra un g. s. e un ente universitario o altro ente di ricerca.

guacharo (lat: Steatornis caripensis): (BIO): uccello dell'ordine dei Caprimulgiformi con abitudini spiccatamente troglofile, scoperto alla fine del XVIII secolo dall'esploratore Alexander von Humboldt in una grotta del Venezuela. Nidifica sulle pareti a notevole distanza dagli ingressi delle caverne, in cui si rifugia di giorno per uscirne solo di notte in stormi alla ricerca dei frutti di cui si alimenta. Si orienta volando nel buio mediante un sistema di emissione e ricezione di suoni riflessi (ecolocazione).

guana (GEOG) (termine dialettale, Lombardia): voragine.

guano (BIO) (dallo spagnolo guano, derivato dalla voce quechua wànu): nella sua accezione originaria, concime naturale ricco di fosfati formato dalla decomposizione di deiezioni, uova e spoglie di Uccelli marini, accumulatosi lungo le coste aride del Perù e del Cile. Per estensione, si indicano con lo stesso termine i depositi formati dalle deiezioni dei pipistrelli (e talora di Uccelli troglofili) e dai resti degli Insetti di cui questi si nutrono, che possono formare spessi strati nelle grotte frequentate per secoli da colonie numerosissime. Il g. costituisce un'importantissima risorsa trofica nell'ambiente delle grotte, di norma povero di nutrienti, sia in ecosistemi temperati, sia in ecosistemi tropicali, ed è stato spesso sfruttato dall'uomo come concime naturale, da cui il nome di numerose grotte (in Sardegna, "Su Guanu").

guanobio (BIO) (dal greco bíos = vita): organismo che vive nel guano, e che trae nutrimento direttamente dai composti azotati contenuti in esso, come saprofago, o che si nutre, come predatore, di organismi saprofagi (v. associazioni).

guanofilo (BIO) (dal greco phílos = amico): sostanzialmente sinonimo di guanobio, ma riferito a organismi meno strettamente legati al guano.

Guattari* (ANT, PAL): grotta sul promontorio del Circeo (Latina, Lazio) scoperta nel 1939 e studiata da A. C. Blanc. I depositi del Würm hanno restituito fauna del Pleistocene (ippopotamo, elefante, rinoceronte, cavallo, iena ecc.) e un cranio di Neandertaliano.

Günz (CL) (il nome deriva da un affluente del Danubio): secondo periodo glaciale dell'era quaternaria; inizia 1.200.000 anni fa e termina attorno ai 700.000 anni fa.

gurgo (GEOG) (termine dialettale, Puglia): voragine, dolina; sinonimo: gurìo.

gurgu (GEOG) (termine dialettale, Sardegna, M. Albo): gola, forra.