:: S ::

SA (OR): sigla di Speleological Abstracts. Vedi BBS/SA.

sabbia (GEOL) (dal latino săbulum = sabbia): sedimento clastico sciolto con granuli di dimensioni comprese convenzionalmente fra 2 mm e 1/16 di mm. Se il sedimento è coerente, la roccia prende il nome di arenaria; s. di calcite: ammasso di piccoli cristalli liberi di calcite che si accumulano al fondo di una vaschetta, a seguito della distruzione della pellicola di calcite flottante.

sacca d'aria (SUB): vedi camera d'aria.

saccaroide (MIN, PETR) (dal greco sákkaron = zucchero): particolare struttura di roccia omogenea, cioè formata da una sola specie minerale, in cui i singoli individui cristallini hanno dimensioni simili, appena visibili ad occhio nudo, così da ricordare una massa di cristalli di zucchero.

sacco a pelo (T.ES): equipaggiamento indispensabile nei bivacchi sotterranei (con l'eccezione delle grotte molto calde); il termine andrebbe sostituito da "sacco di piumino" (duvet = piumino d'oca, in francese) o "sacco da bivacco", visto che i sacchi costituiti da pelliccia di animale sono solo più ricordi storici.

sacco da grotta (T.ES): sacco per il trasporto di materiali durante un'esplorazione speleologica. È in tela sintetica impermeabile robusta, di dimensioni adatte per passare nelle strettoie (e in passato per contenere i rotoli di scalette) e può essere trasportato a mano o spalleggiato. Per la sua forma è anche detto "sacco tubolare" o, più brevemente, "tubolare".

sagola (filo d'Arianna) (SUB): il cordino che viene svolto e fissato nelle esplorazioni subacquee, di vitale importanza per ritrovare la via del ritorno. La s. deve essere marcata sistematicamente con indicazione della lunghezza progressiva e della direzione d'uscita.

Saint-Césaire*, La Roche à Pierrot- (ARC.P): riparo in Charente-Maritime, presso Saintes (Francia). Il deposito mostra il passaggio dalle culture del Paleolitico medio al superiore. Uno scheletro di Neandertaliano è stato scoperto associato a industria litica con caratteristiche del Paleolitico superiore (Castelperroniano), ma opera dell'uomo di Neandertal.

sala (MORF): grande vuoto sotterraneo le cui dimensioni sono maggiori di quelle delle vie afferenti. La maggior parte delle s. sono dovute all'incrocio di più fratture importanti e crolli conseguenti; altre s. possono formarsi per il crollo del setto di separazione fra due gallerie affiancate o sovrapposte. I crolli successivi che si verificano, via via col tempo, sul soffitto di una s., tendono ad interessare le parti più superficiali della roccia, in distensione, e non quelle più profonde, che sono in compressione perchè sostengono la massa della montagna sovrastante; il risultato è che la volta della sala tende ad assumere una sezione di equilibrio "a volta", tanto più quanto essa è ampia e in profondità nel sottosuolo.

Salamandra (BIO): genere di Anfibi Urodeli di cui il più comune rappresentante è la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) con livrea caratterizzata da chiazze di giallo intenso su fondo nero lucido; questi Anfibi si possono trovare come troglosseni occasionali nelle parti vicino all'ingresso delle grotte dove trovano frescura, umiditð e cibo; allo stadio di larve è frequente vederle in pozze di acqua limpida all'interno di cavità naturali ed artificiali in zone prossime all'esterno. Con il termine S. si indicano genericamente molte specie di Anfibi dotate di coda.

salangana (BIO): nome comune con cui sono indicati certi Uccelli dell'ordine degli Apodiformi appartenenti al genere Collocalia diffusi in Asia sud-orientale, Australia e Polinesia. Di forma simile ai rondoni europei, ma di dimensioni minori, le s. costruiscono nidi sulle rocce a picco sul mare, ma anche negli ingressi e talvolta ad alcune centinaia di metri all'interno delle grotte. Questi nidi, costruiti con alghe marine ed altri materiali cementati da una secrezione gelatinosa prodotta dagli Uccelli stessi, sono considerati dalla gastronomia cinese una vera e propria leccornia e sono conosciuti con il nome di "nidi di rondine".

salbanelo (FO) (termine dialettale, Veneto): folletto, burlone; sinonimo: salvanelo.

Salentinella (BIO): genere di Crostacei Anfipodi freatobi, che annovera anche specie troglobie di piccole dimensioni (max. 5 mm), note di diverse località, in grotte e pozzi, di Puglia, Abruzzo, Marche, Toscana, Sardegna, Corsica, Jugoslavia, Grecia, isole Ionie, Marocco e Baleari. Il genere S. sembra aver colonizzato le acque dolci sotterranee, attraverso l'ambiente interstiziale, direttamente dal mare; ha una distribuzione mediterranea e comprende sia specie di grotta sia di acque interstiziali. Fra le specie presenti in Italia ricordiamo S. angelieri e S. gracillima.

salgemma (MIN, PETR): roccia sedimentaria evaporitica costituita da un solo minerale, chiamato allo stesso modo "salgemma" e corrispondente alla formula NaCl, cloruro di sodio. Può essere sede di fenomeni paracarsici; data la sua grande solubilità, si trova solo in climi desertici o racchiuso fra formazioni impermeabili.

sali (MIN): vastissima categoria di composti chimici, comprendente la maggior parte dei minerali esistenti sulla Terra. Per es., sono classificati fra i sali la calcite (CaCO3), il gesso (CaSO4.2H2O), il salgemma (NaCl), ecc.

salinga (FO) (termine dialettale, Trentino): strega; sinonimi: stampa, subiana.

salmastra, acqua- (IDR): dicesi di una miscela di acqua dolce e acqua di mare. Per estensione, è chiamato ambiente di sedimentazione salmastro un ambiente di transizione, con acqua marina mista ad acqua dolce. Analogamente, facies sedimentaria salmastra.

salnitro (CH): nome d'uso di un sale dalla formula KNO3 (nitrato di potassio). Per quanto raramente, in alcune grotte si trovano depositi di questo sale, e in passato sono stati coltivati, per la fabbricazione di esplosivi.

saltazione (GEOL): fenomeno per cui blocchi rocciosi di qualsivoglia dimensione vengono trascinati dalla corrente d'acqua saltellando sul fondo. Si chiama s. anche il fenomeno analogo per cui i grani di sabbia sono trasportati dal vento con formazione di dune, ma meglio in questo caso si parla di reptazione eolica.

salto (T.ES): dislivello breve ma improvviso in una galleria sotterranea, solitamente superabile senza mezzi artificiali (altrimenti si chiamerebbe pozzo).

San Bernardino* (ARC.P): grotta nel comune di Mossano (Vicenza, Veneto) che è stata usata in passato come luogo di culto. Il deposito archeologico conserva tracce di focolari (sembrerebbe essere la più antica testimonianza in Italia dell'utilizzo del fuoco) risalenti al Pleistocene medio (250.000-200.000 anni BP).

San Canziano* (TUR, GR): celebre grotta di interesse storico e turistico in Slovenia (nome locale: Skocjanske jame); corrisponde alla perdita del Timavo superiore, o Rekka, che poi fuoriesce a San Giovanni di Duino, presso Monfalcone. La grotta è inclusa dall'Unesco fra i beni patrimonio dell'umanità.

San Giovanni* (TUR): grotta di interesse turistico, in comune di Domusnovas (Cagliari, Sardegna); la galleria principale, lunga 850 metri, è utilizzata come galleria stradale percorribile in automobile.

San Giovanni d'Antro* (TUR): grotta di interesse turistico, in comune di S. Pietro al Natisone (Udine, Friuli-Venezia Giulia.).

San Michele* (TUR): piccola grotta di interesse turistico e archeologico, in comune di Ozieri (Sassari, Sardegna).

saprobio (BIO) (dal greco saprós = putrido e suffisso ?bio): aggettivo, riferito a organismi che vivono in materia organica in decomposizione, e di questa si nutrono. Vedi saprofago.

saprofago (BIO) (dal greco saprós = putrido, phagêin = mangiare): organismo che si nutre di materia organica in decomposizione di origine animale (zoosaprofago) e/o vegetale (fitosaprofago).

saprofito (BIO) (dal greco saprós = putrido): organismo vegetale o fungino che cresce su materia organica in decomposizione.

saproxilofago (BIO): (dal greco saprós = putrido, ksýlon = legno, phagêin = mangiare): organismo che si nutre di legno in decomposizione; tali residui vegetali possono esser presenti in grotta perché trasportati dalle acque, oppure per gravità con accumuli alla base dei pozzi comunicanti con l'esterno. Fra i più diffusi organismi s. ipogei sono da ricordare i Crostacei della famiglia Triconiscidi ed i Diplopodi della famiglia Polidesmidi.

Sardaphaenops supramontanus

Sardaphaenops (BIO): genere di Coleotteri Carabidi Trechini proprio delle grotte dei supramonti della Sardegna orientale, con due specie (S. supramontanus e S. adelphus) ultra-specializzate all'ambiente ipogeo.

sas a toc (GEOG) (termine dialettale, Lombardia): campo solcato, lapiaz.

Sassi di Matera* (ARC, CA): cavità artificiali che rappresentano il nucleo antico della città di Matera (Basilicata) con ipogei scavati nella calcarenite usati come abitazioni ancora attualmente e per culto (chiese rupestri).

sassunera (GEOG) (termine dialettale, Lombardia): campo solcato, lapiaz.

saturazione: 1) - (CH): condizione per la quale una soluzione liquida, a valori determinati di temperatura e pressione, contiene la massima quantità possibile di soluto. 2) - (FIS): presenza della massima quantità possibile di una sostanza nell'ambiente; in grotta è particolarmente importante il valore di saturazione del vapor d'acqua nell'aria, dato che la presenza di superfici a pelo libero di acqua in ambiente chiuso fa sì che l'atmosfera sia sempre con umidità a s., o, come si dovrebbe dire più correttamente, all'equilibrio (fra condensazione ed evaporazione).

saturo: 1) - (IDR, FIS): zona s. è la zona del carso completamente occupata dall'acqua (vedi freatica). 2) - (CH): soluzione s. è una soluzione che, per una data temperatura e pressione, contiene il massimo possibile di soluto in una data quantità di solvente. In speleologia si parla spesso di acqua s. quando questa contiene il massimo possibile di carbonato di calcio, nella forma di bicarbonato Ca(HCO3)2, solubile.

sbarramento (GEOL): 1) - diga di calcite che si può formare perpendicolarmente a un corso d'acqua o presso la sua emergenza, come conseguenza della perdita di anidride carbonica da una soluzione satura. 2) - s. artificiali possono essere costruiti per trattenere e sfruttare le acque sotterranee, o per studi di portata (vedi stramazzo).

sbrega (GEOG) (termine dialettale, Veneto, dal Longobardo Brehhan, rompere, vicino al tedesco Bruch): fessura, quindi cavità verticale; sinonimo: sbregon, crepo, sverta, verta.

scafa (GEOG) (termine dialettale, Veneto): cavità in parete su cengia.

scaglia (GEOL): lembo di terreno trasportato lungo una superficie di dislocazione.

scala: 1) - (GEOG): nelle carte geografiche e topografiche è così chiamato il rapporto tra la rappresentazione di una lunghezza sulla carta e il suo valore reale. 2) - (FIS): valore di riferimento, utilizzabile in qualsivoglia applicazione. Pertanto si può parlare di s. delle temperature, s. dell'intensità dei terremoti, s. dei tempi geologici, ecc.

La tecnica di risalita su scaletta

scaletta, scala (T.ES): attrezzo speleologico non rigido, per salita e discesa delle verticali. Dalle primitive scale del secolo XIX, in corda di canapa e gradini di legno, si è passati alle s. metalliche con cavo d'acciaio e gradini in lega d'alluminio (introdotte nei primi anni '30 del secolo scorso dallo speleologo francese R. de Joly). Oggi le s. sono usate solo in casi rari perché sostituite dalla progressione su sola corda.

scallop (MORF) (il termine, inglese, è di uso internazionale): in italiano sono stati proposti "colpo di sgorbia" e "scultura alveolare" ma queste espressioni non hanno avuto fortuna. Si tratta di una piccola forma concava, raramente isolata ma piuttosto contigua ad altre simili, localizzata sulle pareti, sulla volta o sul pavimento di un condotto sotterraneo e prodotta per corrosione. La concavità non è uniforme, ma è più marcata verso monte che verso valle, a causa di piccoli vortici d'acqua. Le dimensioni, centimetriche o decimetriche, sono in rapporto inverso con la velocità della corrente che ha generato le forme; osservando la polarità e le dimensioni, si può risalire al verso e alla velocità della corrente; si formano anche sulle pareti delle grotte glaciali a causa delle correnti d'aria; vedi anche coup de gouge.

scanalatura o scannellatura (GEOL): se verticale, generalmente è una forma di lapiaz; se orizzontale, in grotta è una linea di corrosione su una parete che segna il livello raggiunto dall'acqua aggressiva.

scarburata (T.ES): il termine fa parte del gergo speleologico ma è ormai entrato nell'uso comune. Prodotto di rifiuto del carburo utilizzato. Chimicamente è idrossido di calcio, Ca(OH)2. Contiene impurità inquinanti e provoca danno estetico; non deve quindi essere abbandonato in grotta e qui eliminato.

scavalcamento (GEOL): fenomeno per cui una coltre più recente avanza sopra e oltre una più antica, così da sovrapporsi e avvolgerla parzialmente.

scavo (T.ST, ARC): la principale tecnica di studio di un deposito archeologico; essa si avvale dello studio della stratigrafia del deposito. Lo s. archeologico è regolamentato da leggi severe (per l'Italia vedi il "Testo unico dei beni culturali approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 ottobre 1999") con lo scopo di tutelare lo studio corretto e la conservazione dei depositi archeologici e dei beni culturali in genere.

scépa (GEOG) (termine dialettale, Lombardia, Bergamo): fessura nella roccia, abisso.

scheggia (IN.LIT): frammento di roccia dura staccata per percussione volontaria (utensile litico) o per cause naturali. Il riconoscimento di un'azione volontaria di scheggiatura è di solito possibile osservando il tipo di distacco e gli eventuali ritocchi.

scheggiatura a pressione (IN.LIT): distacco di schegge da un nucleo o ritocco di uno strumento litico mediante applicazione precisa di una forte pressione tramite un utensile (es. corno di cervo). Il riscaldamento della materia prima facilita la precisione della lavorazione.

Schizomidi (lat. Schizomida) (BIO) (dal greco sk'zein = dividere): ordine di Aracnidi con corpo allungato, di piccola taglia (da 2 a 8 mm), tutti tropicali. Sono note alcune specie troglobie, cieche e depigmentate, particolarmente concentrate nelle grotte dell'America centrale e delle isole caraibiche.

sciolto (GEOL): dicesi di sedimento clastico non cementato, cioè incoerente; contrapposto a coerente, compatto.

scisti (GEOL, PETR) (dal greco sk'zein = dividere): rocce metamorfiche che hanno subito delle pressioni orientate, da cui risulta una tessitura definita scistosa; sono facilmente divisibili in lamine o fogli. Derivano da rocce sia sedimentarie che eruttive. In relazione ai principali minerali presenti, si distinguono gli s. cloritici, grafitici, anfibolici, sericitici, serpentinosi, micacei, ecc.

scistosità (GEOL, PETR) (dal greco sk'zein = dividere): tessitura caratteristica di molte rocce metamorfiche, con disposizione dei minerali in bande subparallele; è prodotta da scivolamenti lungo innumerevoli piani subparalleli per azione di forze di taglio o di pressioni orientate. Il termine è parzialmente sinonimo di foliazione.

scivolamento, frana di- (GEOL): fenomeno di dissesto legato a movimenti che avvengono lungo un piano preesistente. Talvolta si usa impropriamente con lo stesso significato di soliflusso.

Scoliopterix (BIO): genere di Insetti Lepidotteri della famiglia dei Nottuidi. Sono farfalle con abitudini notturne che usano spesso le grotte come rifugio per le ore diurne e per svernare, e sono rappresentanti tipici dell'associazione parietale. Le larve si sviluppano su salici e pioppi e gli adulti, in posizione di riposo ad ali chiuse, hanno dimensioni superiori ai 2 cm di lunghezza. Il rappresentante più noto, S. libatrix, presenta una livrea con colori bruni screziati di rosa e giallo.

scollamento (GEOL): distacco di una massa rocciosa dalle rocce circostanti, in genere a causa della gravità. grotte di s.: sono quelle che si formano in prossimità e parallele al versante della montagna, come conseguenza della distensione meccanica delle rocce. Analogamente si parla di fessure e diaclasi di s.

scooter subacqueo (SUB): mezzo di propulsione subacquea con alimentazione elettrica.

Scorpioni (lat. Scorpiones) (BIO): ordine di Artropodi Aracnidi di origini molto antiche; le caratteristiche più appariscenti del gruppo sono i pedipalpi modificati in robuste pinze e l'addome prolungato in un'appendice segmentata e mobile, dotata all'apice di un aculeo velenifero. In Europa mancano S. ipogei specializzati; alcune specie europee frequentano tuttavia gli ingressi delle grotte, dove cercano riparo e possibili prede nelle zone delle grotte prossime all'esterno. Una specie dei Pirenei orientali (Belisarius xambeui), con occhi lievemente ridotti, è regolarmente troglofila. Le poche specie troglobie conosciute (una dozzina) sono concentrate in Messico e nel Borneo.

scorrimento (IDR): movimento dell'acqua sottoposta a un gradiente idraulico. Nello s. (o regime) laminare prevalgono le forze di viscosità e il liquido scorre in modo regolare, senza rimescolamento, mentre nello s. (o regime) turbolento dominano le forze di inerzia e la massa di liquido si muove in modo disordinato, con presenza di vortici; s. libero, o s. in regime vadoso, si dice quando l'acqua occupa solo una parte della sezione della galleria della grotta; s. in condotta forzata o s. in regime freatico, si dice quando l'acqua occupa tutti i vuoti della roccia, siano essi percorribili o meno dallo speleologo; è il tipo di s. che avviene sotto al livello di base carsico.

scoscendimento, frana di- (GEOL): frana improvvisa, in cui le superfici di distacco si formano al momento dell'evento franoso. Appartengono a questo tipo di frane i crolli di pareti rocciose. Sinonimo: frana da crollo.

scudela (GEOG) (termine dialettale, Trentino): dolina.

scudo (GEOL): area continentale irrigidita da molto tempo. Gli s. subiscono soltanto fratture e movimenti epirogenetici ma non deformazioni plastiche.

secca, valle- (GEOG): valle anticamente scavata da un corso d'acqua, ma che abitualmente non presenta più una circolazione superficiale.

secondaria, era- (GEOL): sinonimo di Mesozoico.

secondario (GEN): ogni processo che avviene in una roccia (o in una grotta, in un corpo geologico) successivamente alla sua formazione; sinonimo: epigenetico.

sedimentarie, rocce- (GEOL, PETR) (dal latino sedēre = stare seduto): rocce formate sul fondo di mari, laghi, pianure alluvionali, di composizione qualsiasi; si tratta di depositi stratificati che diventano rocce tramite la diagenesi.

sedimentazione (GEOL) (dal latino sedēre = stare seduto): ogni accumulo di materiali solidi, minerali, organogeni o organici, sulla superficie subaerea o subacquea della Terra.

sedimento (GEOL) (dal latino sedēre = stare seduto): deposito di materiali inorganici, organici e organogeni che non hanno ancora subito la diagenesi. La classificazione genetica li distingue in sedimenti clastici, chimici, biochimici e piroclastici. Quanto all'ambiente di sedimentazione, si classificano in s. continentali e marini. Un s. può costituire un deposito o giacimento archeologico. Interventi umani, animali o situazioni ambientali possono sovvertirne la stratificazione, rendendo problematico lo studio del s. con tecniche stratigrafiche.

sedimentologia (GEOL, T.ST) (dal latino sedēre = stare seduto e suffisso -logia): studio dei sedimenti e del processo sedimentario.

segregazione magmatica (GEOL): separazione di minerali per cristallizzazione da un magma, sulla base delle rispettive temperature di fusione.

selce (IN.LIT, MIN, PETR) (dal latino sĭlex): roccia sedimentaria silicea, in genere concentrata in noduli, o lenti o piccoli strati entro calcari e altre rocce sedimentarie. Caratterizzata dalla frattura concoide. La silice è sotto forma di opale, calcedonio, quarzo; la struttura è micro o cripto cristallina. Si tratta di un materiale molto duro, utilizzato nella Preistoria per la produzione di strumenti da scheggiatura.

selcifero (MIN, PETR) (dal latino sĭlex = selce e fěrre = portare): che contiene selce, sia dispersa che concentrata in noduli, lenti, straterelli, ecc.

selenite (MIN) (dal greco sēlenē = luna): forma di gesso simile a una lama di grandi dimensioni, con sfaldatura perfetta. I più imponenti cristalli di s. si trovano nelle grotte di Naica (Messico).

sella: 1) - (GEOG): nel senso comune è sinonimo di colle, valico. 2) - (GEOL): depressione fra due culminazioni di una cresta di un'anticlinale.

semplice, roccia- (PETR): sinonimo di omogenea.

sepoltura (ARC, ANT): luogo dove sono stati deposti intenzionalmente, e spesso con un corredo, i resti di defunti (inumati o incinerati), gesti che dimostrano l'esistenza di riti funerari. Si parla di s. secondaria quando il defunto è stato oggetto di riti funerari in più tempi successivi (es. incinerazione e successiva deposizione in urne dei resti cremati; scarnificazione per esposizione all'aperto e successiva raccolta delle ossa). Lo studio delle s. è uno dei più importanti mezzi per la conoscenza del patrimonio concettuale e materiale dei nostri predecessori e per risalire nel corso dell'evoluzione umana ai primi segni di capacità di astrazione (caratteristica dei Neandertaliani e dell'uomo moderno) e sfociante in una sorta di credenza nell'al di là e in primitivi sentimenti religiosi. Le s. più antiche sono state spesso ritrovate in grotta, probabilmente soprattutto perché più facilmente conservate dalle caratteristiche dell'ambiente ipogeo. In mancanza di grotte naturali spesso sono stati scavati dall'uomo protostorico ipogei concentrati in vere e proprie necropoli (es. in Sicilia: Pantalica, in Sardegna: Anghelu Ruju, Sas Concas e Santu Pedru).

seracco (GEOG) (dal francese sérac = formaggio bianco): blocco di ghiaccio che si forma quando il ghiacciaio, nella sua avanzata, incontra una rottura di pendenza. Il ghiaccio si frammenta formando una serie di blocchi detti appunto s.

serbatoio carsico (IDR): sinonimo di acquifero carsico.

serbatoio magmatico (GEOL): porzione della crosta terrestre che contiene un magma.

serie (GEOL): 1) - unità cronostratigrafica comprendente tutte le rocce formate durante un'epoca. 2) - Insieme di rocce eruttive, diverse per composizione chimica e per tipo di consolidamento, accomunate da alcuni caratteri chimici costanti.

serpentino (PETR): roccia di colore verde-giallo a base di silicato di magnesio; è detta anche "pietra verde".

serratura, profilo a- (MORF): profilo di certe sezioni trasversali di gallerie ipogee, scavate da acqua circolante in condizioni freatiche all'inizio e poi vadose, sviluppate molto più in altezza che in larghezza, che ricordano la forma di un buco di s.

setacciatura (T.ST): l'utilizzo del un setaccio in uno scavo di un sito preistorico è uno dei mezzi indispensabili per recuperare frammenti di oggetti, frammenti ossei e dentari, carboni o resti di micromammiferi da un deposito.

setole (BIO): termine generico che indica strutture simili a peli impiantate sull'epidermide. Tali strutture possono essere fisse sul tegumento (per es., negli Oligocheti), oppure articolate, mobili, e connesse con l'apparato sensoriale. Gli Insetti, e altri Artropodi troglobi, presentano di norma un grande sviluppo delle s. con funzione sensoriale, che permettono di sondare l'ambiente circostante in condizioni di totale oscurità.

Settecannelle* (ARC.P): grotta in comune di Ischia di Castro (Viterbo, Lazio). Presenta una serie di depositi dell'Epigravettiano con oggetti di arte mobiliare (ciottoli e ossi incisi).

sezione (GEOL, T.ST): taglio artificiale perpendicolare agli strati in un sedimento per ricostruirne la successione cronologica importante per la datazione relativa.

sezione di rilievo topografico (T.ST): 1) - s. longitudinale: rappresentazione dell'andamento in quota di una grotta, ottenuta con il rilievo topografico; questa è, con la pianta, una delle due rappresentazioni fondamentali del rilievo. 2) - s. trasversale: rappresentazione della forma di un ambiente sotterraneo, ortogonale alla direzione dell'andamento generale; migliora la qualità del rilievo topografico ed è utile soprattutto per la rappresentazione delle forme degli ambienti.

sezione geologica (T.ST): sinonimo di profilo geologico.

sezione sottile (T.ST): lamella ottenuta dal taglio di una roccia; è molto sottile e quindi trasparente, adatta per lo studio al microscopio.

Sferomatidi (lat. Sphaeromatidae) (BIO): famiglia di Crostacei Isopodi diffusi dall'Europa centrale ai Balcani, di grande interesse biogeografico; acquatici, spesso abitatori di acque sotterranee, talora parzialmente anfibi, sono rappresentati in Italia con il genere Monolistra.

sfesa (GEOG) (termine dialettale, Veneto, Emilia): fessura nella roccia; sinonimi: sfessa, sfeson.

sfiatatoio (GEOL): foro naturale, solitamente di origine carsica, attraverso cui esce l'aria.

sfioratore di eccedenza (IDR): detto anche sorgente di troppo pieno. È una sorgente carsica temporanea che si attiva in periodi di piena e smaltisce le acque in eccedenza che non riescono ad essere evacuate da una o più sorgenti perenni situate a una quota inferiore.

sfisca (GEOG) (termine dialettale, Puglia): cavità piccola e stretta, generalmente d'interstrato.

Sfodrini (lat. Sphodrini) (BIO): tribù di Coleotteri Carabidi che annovera numerose specie troglofile, talora apparentemente troglobie, spesso guanofile. In Italia, da citare i rappresentanti dei generi Sphodropsis e Laemostenus.

sfondar (GEOG) (termine dialettale, Friuli - Venezia Giulia.): grotta in generale, talvolta riparo sotto roccia, piccola caverna; sinonimi: sfondri, ciondar, zondar.

sfondatora (GEOG) (termine dialettale, Lazio, Campania): dolina, cavità verticale, inghiottitoio; sinonimo: sfonnatora, affonnatore.

sgarbu: vedi garbo.

sgnàtola: vedi sgrignàpola.

sgoracqua (IDR) (termine dialettale, Lombardia): sorgente.

sgoraràt: vedi sgrignàpola.

sgorbia, colpo di-: sinonimo di scallop.

sgrignàpola (BIO) (termine dialettale, Lombardia): pipistrello; sinonimi: sgnàtola, gregnàpola, sgoraràt.

sgurbiglione (BIO) (termine dialettale, Campania): pipistrello.

Shanidar* (ARC.P): grotta in Iraq (Shanidar) con deposito musteriano molto ricco comprendente sepolture di nove Neandertaliani, adulti e bambini. Alcuni erano stati certamente inumati e un individuo sembra essere stato cosparso di fiori (dato il ritrovamento di un'elevata concentrazione di pollini all'interno della fossa).

shock (MED) (termine inglese = colpo, scossa): sindrome da insufficienza circolatoria globale complessa, originata da svariate cause, che insorge in seguito a squilibrio tra gettata cardiaca e esigenza effettiva di irrorazione dei vari organi ed apparati, in primo luogo il cervello. È favorito dal freddo, emorragie, traumi, dolori violenti e profonda stanchezza. Se non trattato lo s. porta al coma.

Shunt (termine internazionale): 1)- (MORF): in grotta, galleria secondaria che collega con un tragitto più corto due punti della galleria primaria. 2) - (T.ES): attrezzo meccanico che si blocca sulla corda quando si produce uno sforzo su una leva di bloccaggio a cui è attaccata una cordicella che lo collega all'imbragatura. All'opposto di Croll e maniglia, lo S. può scorrere sulla corda nei due sensi, se non si fa forza sulla leva di bloccaggio.

sicurezza (T.ES): condizione per la quale lo speleologo che si muove in un tratto difficile lo può fare riducendo al minimo il rischio. La sicurezza si ottiene, oltre che con adeguata preparazione personale, mediante le tecniche di assicurazione.

siderite (MIN) (dal greco s'derōs = ferro): minerale corrispondente alla formula FeCO3 (carbonato ferroso); si trova spesso come impurezza nelle rocce carbonatiche. Talvolta con questo nome si designano, ma impropriamente, le meteoriti costituite principalmente da ferro, nikel e loro composti; il termine esatto è siderolite.

sieniti (PETR): rocce eruttive intrusive con acidità intermedia fra i graniti e le dioriti. Il termine deriva dalla località egiziana di Siene, la moderna Assuan (però la celebre sienite di Assuan è in realtà un granito).

Sifonatteri (lat. Siphonaptera = Aphaniptera) (BIO) (dal greco s'phōn = tubo, pterón = ala): ordine di Insetti che comprende le ben note pulci. Numerose specie di Sifonatteri sono legate a Chirotteri troglofili; le larve di alcune specie si sviluppano sul guano dei medesimi.

sifone (GEOG): tratto di condotto carsico che si trova completamente riempito dall'acqua. Benché di uso generale, a rigore il termine non è corretto, perché in fisica il s. è un tubo a "U" rovesciato, nel quale l'acqua prima sale e poi scende. Casi del genere in grotta sono rarissimi, e originano le sorgenti intermittenti; s. pensile: la cui superficie è a una quota superiore al livello di base locale.

silicati (MIN): gruppo molto numeroso di minerali caratterizzati dalla presenza del gruppo (SiO4)4: feldspati, miche, argille, anfiboli, pirosseni, ecc.

silice (CH, MIN) (dal latino sĭlex = selce): composto chimico corrispondente alla formula SiO2, biossido di silicio. Se in forma cristallina prende il nome di quarzo ed è il componente essenziale delle quarziti e di molte altre rocce.

silt (GEOL, PETR): sedimento clastico sciolto con granuli dalle dimensioni convenzionalmente comprese fra 1/256 e 1/16 di mm. Vedi limo.

siltiti (PETR): rocce clastiche costituite soprattutto da silt.

Siluriano (GEOL) (dal latino Sĭlures, un'antica popolazione del Galles): periodo dell'era paleozoica o primaria compreso fra 435 e 410 milioni di anni fa.

simpatr¿a (BIO) (dal greco sýn = in connessione, insieme e dal latino patria): coesistenza di due o pi> specie nella medesima area. Vedi anche allopatria.

Sinantropo (ANT, PAL) (dal greco sýn = in connessione e ánthrōpos = uomo): Sinanthropus pekinensis fu battezzato (D. Black, 1927) l'Ominide rappresentato da un dente (il primo di una nutrita serie di resti umani, andati poi dispersi nel corso della seconda guerra mondiale) scoperto nella grotta di Zhoukoudian (Cina). I S. sono stati successivamente attribuiti alla specie Homo erectus.

Sincaridi (lat. Syncarida) (BIO): superordine dei Crostacei, conosciuti fossili già del Paleozoico, comprendente organismi con corpo allungato, subcilindrico; vivono quasi tutti in acquiferi sotterranei. Fra i gruppi più noti dal punto di vista biospeleologico, e di grande interesse biogeografico, sono da citare i Batinellidi e i Parabatinellidi.

sinclinale (GEOL) (dal greco sýn = assieme e kl'nein = inclinare): piega che deforma gli strati, al cui nucleo si trovano quelli più recenti. Generalmente presenta la concavità verso l'alto, a meno che la deformazione abbia capovolto gli strati.

sincope (MED) (dal greco synkóptein = spezzare): improvvisa perdita di coscienza da varie cause; s. vago-vagale: provocata da stimolazione del nervo vago; provoca arresto cardio circolatorio, frequentemente come conseguenza di forti emozioni, vasodilatazione periferica, forte dolore.

sinecologici, rapporti- (BIO) (dal greco sýn = assieme, ôikos = abitazione e suffisso ?logia): rapporti o relazioni reciproci fra i rappresentanti di specie diverse, in un dato ecosistema.

Sinfili (lat. Symphyla) (BIO): artropodi di piccole dimensioni con tronco diviso in dodici segmenti, ciascuno munito di un paio di arti. Di piccole dimensioni, depigmentati, vivono nel terreno umido e nella lettiera vegetale. Numerose specie sono regolarmente troglofile, ma nessuna pare essere realmente troglobia.

singe (T.ES): termine francese (singe = scimmia) che designava un attrezzo di uso alpinistico, antico precursore dei moderni autobloccanti per le risalite su corda; simile a un Gibbs, fu inventato dall'alpinista francese H. Brenot nel 1932 e impiegato in grotta nelle prime esplorazioni al Trou du Glaz alla Dent de Crolles l'anno successivo.

singenetico (GEN) (dal greco sýn = insieme, e génesis = origine): contemporaneo; dicesi di minerale, struttura, tratto di grotta, processo, ecc. contemporaneo alla formazione della roccia di cui fa parte; contrapposto a epigenetico; sinonimo: primario.

sintopia (BIO) (dal greco sýn = insieme e tópos = luogo): coesistenza di due o pi> specie nel medesimo luogo. In grotta, la s. fra specie strettamente affini ì rara per fenomeni di competizione.

sinusia (BIO) (dal greco synous'a = unione): insieme di organismi costituenti biocenosi povere di specie, ma caratterizzate da popolazioni numerose. Nell'ambiente ipogeo una situazione simile può essere presente nelle associazioni di organismi che vivono sul guano, che in grotte tropicali può essere colonizzato da immense popolazioni di Insetti di singole specie (es. di Blattoidei).

sisma (GEOL) (dal greco séiein = scuotere): rapido movimento vibratorio del suolo causato dalla propagazione di onde sismiche attraverso la crosta terrestre; sinonimo di sismo e di terremoto; l'importanza dei sismi in rapporto ai crolli sotterranei e in genere sulle modifiche delle forme che si osservano in grotta, è oggetto di discussione.

sistema carsico: 1) - (GEOL, IDR): insieme dei caratteri che costituiscono l'organizzazione di un'unità carsica di drenaggio, dalla zona di assorbimento fino all'emergenza, e comprendente tutti i condotti e le fessure interconnesse in cui circola l'acqua. Vedi acquifero. 2) - (IDR): grotta con almeno due entrate praticabili (in questo caso è preferibile l'espressione "complesso carsico"); nell'ambito del s. c. si distinguono il sistema annesso, cioè la zona di un massiccio carsico composta di fessure e gallerie con alta capacità di stoccaggio ma poco trasmissiva, in rapporto al drenaggio principale, costituito da gallerie con bassa capacità di stoccaggio ma molto trasmissivo.

sistematica (BIO): classificazione su base scientifica degli organismi viventi. Le moderne classificazioni sono basate su caratteri morfologici opportunamente valutati, di valore filogenetico, che collegano fra loro i vari taxa, e utilizzano il sistema della nomenclatura binomia proposto dal botanico svedese Linneo nel XVIII secolo. Informazioni molto preziose per una corretta classificazione degli organismi viventi provengono oggi anche dalle conoscenze acquisite dalla genetica (vedi anche DNA) e dalla biologia molecolare.

sito (GEN) (dal latino sǐnere = posare): 1) - luogo che presenta particolari caratteristiche di interesse culturale, storico, scientifico, archeologico e sul quale spesso si applicano vincoli e particolari misure per la salvaguardia. 2) - s. eponimo (prefisso epi- e dal greco ónoma = nome): in Preistoria, s. altamente rappresentativo di un periodo culturale a cui fornisce la denominazione.

slump e slumping (GEOL) (termini della lingua inglese usati internazionalmente): frana sottomarina di sedimenti non consolidati; si manifesta con arricciamenti irregolari e caotici di strati e lamine.

smentaturo (GEOG) (termine dialettale, Lucania): sfiatatoio.

Smeraldo* (TUR): grotta di interesse turistico, in comune di Amalfi (Salerno, Campania).

smottamento (GEOL): frana abbastanza veloce o colamento di terreni incoerenti imbevuti d'acqua; avviene soprattutto in argille o in rocce a livelli argillosi.

SNS (OR): sigla della Scuola Nazionale di Speleologia, gestita dal Club Alpino Italiano (CAI); è finalizzata all'insegnamento della pratica speleologica.

soccorso speleologico: vedi CNSAS.

soccorso, squadra di- (T.ES): lo schema operativo durante un'operazione di soccorso in grotta prevede l'impiego di s. d. s. autonome che lavorano in successione con compiti ben definiti. La s. d. s. è composta di regola da un caposquadra, un addetto alle comunicazioni (telefono), attrezzisti e addetti al trasporto della barella e dal medico.

soffocamento (MED): impedimento meccanico alla respirazione (da corpi estranei nelle vie aeree, strangolamento, ecc.).

sola corda, metodo della- (T.ES): è oggi il metodo più usato per la progressione sulle verticali (pozzi). Utilizza due bloccanti: il Croll, legato al petto e solidale con l'imbragatura, e la maniglia mobile, collegata alla staffa per il piede (pedale).

solco (GEOL): 1) - a scala chilometrica, depressione destinata a essere colmata di sedimenti. 2) - a scala metrica, è chiamata s. carsico una delle tante forme di lapiaz.

solfati (CH): categoria di composti chimici caratterizzati dalla presenza del gruppo (SO4)2-. Il solfato che riveste maggiore importanza in speleologia è il gesso, che ha formula CaSO4.2H2O.

solfobatteri (BIO): batteri che sono in grado di fissare lo zolfo in condizioni climatiche e pedologiche particolari, per es. in grotte con acque sulfuree (vedi Movile, Pestera de la-).

soliflusso (GEOL) (dal latino sŏlum = suolo e fluěre = scorrere): movimento lento e continuo di pendii di materiale incoerente senza che si formino superfici di distacco.

Solutreano (PC): da Solutré (Francia). Facies culturale del Paleolitico superiore nella regione franco-cantabrica, tra i periodi Perigordiano e Maddaleniano. Tipiche sono le punte di selce a foglia di lauro.

soluzione (CH): mescolanza di un corpo solido o gassoso (soluto) in un liquido (solvente).

Soman* (ARC.P): riparo nel comune di Dolcé (Verona, Veneto). Stratigrafia del deposito archeologico dall'Epigravettiano al Bronzo.

sondaggio: 1) - (T.ST.): in speleologia si usa questo termine per indicare la valutazione, di solito approssimativa, della profondità di un pozzo senza scenderlo. 2) - (T.ST, ARC): scavo di un deposito, limitato in estensione, condotto con lo scopo di verificare l'esistenza di un giacimento archeologico. 3) ? (GEOL): raccolta di campioni di rocce in profondità (carote) mediante trivellazione del terreno.

sòrbola (IDR) (termine dialettale, Lombardia, Bergamo): sorgente; sinonimo: sùrtida.

sorgente (IDR): punto di emergenza dell'acqua sotterranea; s. artesiana: collegata con una falda artesiana; s. intermittente: che s'interrompe ad intervalli regolari; s. carsica: in un sistema carsico, sinonimo: emergenza (all'interno di una grotta percorribile questa espressione non deve essere usata; si usi piuttosto "arrivo o venuta d'acqua"); s. littorale: emergenza carsica situata sotto il livello del mare; s. temporanea: non perenne, che funziona solo in certi periodi dell'anno; s. di troppo pieno: varietà di s. temporanea, di complemento a una perenne situata a una quota inferiore che si attiva quando quest'ultima non riesce a smaltire tutta l'acqua; s. valchiusana: s. carsica che presenta un condotto d'uscita ascendente. Il nome deriva dalla sorgente di Vaucluse, in Francia.

sorighe pinnadu (BIO) (termine dialettale, Sardegna): pipistrello.

sosciatora (GEOG) (termine dialettale, Campania): buco soffiante.

sospensione (FIS): miscela eterogenea di un solido in minutissime particelle disperse in un liquido.

soste di decompressione (SUB): soste in profondità nelle quali effettuare la decompressione.

sot (GEOG) (termine dialettale, Piemonte): piccola conca chiusa, dolina.


sótano (GEOG) (dallo spagnolo = cantina): termine usato in alcuni paesi dell'America latina per designare una profonda dolina, o un grande pozzo a cielo aperto, al cui fondo penetra la luce che consente, spesso, lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione tropicale.

sottospecie (BIO): suddivisione di una specie animale o vegetale in razze geograficamente più o meno definite e allopatriche; gli individui che fanno parte di una s., pur presentando a volte differenze morfologiche o anatomiche molto evidenti, sono ancora interfecondi (cioè capaci di riprodursi) con quelli appartenenti ad altre s. della medesima specie in caso di contatto dei rispettivi areali.

sovrapposizione (GEOL): principio secondo cui nelle serie concordanti gli strati sottostanti sono i più antichi e quelli via via sovrastanti sono i più recenti. Si parla di s. anomala quando sono avvenute deformazioni, per esempio a causa di faglie inverse o ricoprimenti.

sovrasaturazione (FIS): fenomeno per cui una soluzione che si trova in quiete può talvolta contenere una quantità di soluto (solido o gas) superiore a quella di equilibrio (saturazione) per una determinata pressione e temperatura. Si tratta di una condizione metastabile; un minimo disturbo provoca la separazione del soluto eccedente.

sovrascorrimento (GEOL): sovrapposizione anomala di un'unità tettonica su altri terreni; il termine si usa per sovrapposizioni di una certa ampiezza (dell'ordine almeno di un km) lungo superfici poco inclinate.

spaccata (T.ES): tecnica di arrampicata utile nei diedri, nei camini, e nella progressione in una galleria piuttosto stretta e alta. Consiste nell'usare appigli per le mani e appoggi per i piedi molto distanti fra loro, esercitando una pressione verso l'esterno. Talvolta è sinonimo di opposizione.

spaghetti (MIN): nome dato talvolta alle concrezioni tubolari.

sparfònd (GEO) (termine dialettale, Emilia-Romagna, Appennino bolognese): voragine, pozzo.

spartiacque (GEOG): cresta che separa due bacini idrici.

spato d'Islanda (MIN): varietà di calcite (cioè carbonato di calcio cristallizzato nel sistema trigonale) particolarmente pura e perfettamente trasparente.

specchio di faglia: vedi faglia.

speciazione (BIO): fenomeno fondamentale dell'evoluzione biologica, che porta alla formazione di nuove specie da antenati comuni, attraverso l'isolamento riproduttivo di popolazioni un tempo interfeconde. I meccanismi che intervengono possono essere molteplici (prolungato isolamento geografico per l'interposizione di barriere, colonizzazione di nuovi ambienti, deriva genetica, modificazioni morfologiche e genotipiche). Le faune ipogee, grazie alla peculiarità delle loro caratteristiche e al loro marcato isolamento reciproco talora in settori geografici ristretti, hanno rappresentato e rappresentano un laboratorio naturale di elezione per ricerche sui meccanismi della s..

specie (BIO): il concetto di specie in biologia è stato oggetto di ampia discussione negli ultimi due secoli. Da un concetto "tipologico" proposto nella sistematica di Linneo nel XVIII secolo, secondo il quale una s. era distinguibile da un'altra attraverso la definizione di poche caratteristiche morfologiche diagnostiche, si è passati a concetti che coinvolgono caratteristiche anche anatomiche, fisiologiche, genetiche, biochimiche, comportamentali ed ecologiche. Una definizione biologica della s. che risale a Mayr, è quella di un gruppo di popolazioni naturali realmente o potenzialmente interfeconde fra loro (ovvero in grado di riprodursi), in grado di generare prole a sua volta fertile, e isolate riproduttivamente da altre popolazioni. Un concetto filogenetico più recente definisce la s. come la più piccola aggregazione di popolazioni (sessuali) o di linee (asessuali) diagnosticabili attraverso un'unica combinazione di caratteristiche in individui comparabili. Il concetto di s., in particolare nello studio dell'evoluzione umana, può in certi casi non sembrare in linea con la classica definizione su riportata in quanto, nella linea evolutiva che porta all'uomo, ci si basa forzatamente sia sugli aspetti morfologici degli sporadici resti ossei sia sulla caratteristica principale che ci guida nella ricostruzione dell'evoluzione umana che è rappresentata dagli aspetti culturali.

speco (GEOG) (dal latino spĕcus = spelonca): espressione antica e poetica per grotta.

speleo (GEN) (dal greco spē'laion = grotta): 1) - forma abbreviata per speleologia (la s.) e per speleologi (gli s.). Si tratta di forme gergali che comunque sono entrate nell'uso comune. 2) - prefisso di molte parole il cui significato è immediato (esempio: speleoclub, speleoterapia, speleocronologia, ecc.).

speleobiologia (BIO): vedi biospeleologia.

speleogenesi (GEOL) (dal greco spē'laion = grotta e génesis = origine): l'insieme dei processi fisici e chimici che causano la formazione e l'evoluzione della grotta e in generale del fenomeno carsico; indice di s., o indice di cavernosità è il rapporto fra il volume dei vuoti d'origine carsica e il volume totale di un massiccio carsico.

Speleogrifacei (lat. Spelaeogriphacea) (BIO): ordine di Crostacei noto solo dal 1957, con due specie stigobie, rispettivamente dell'America meridionale e del Sud Africa.

speleologia (GEN) (dal greco spē'laion = grotta e suffisso -logia): nome dato da E. A. Martel, il padre della spelologia moderna, all'attività di esplorazione e studio delle cavità naturali e dei fenomeni che vi si osservano; si tratta di una scienza applicata e interdisciplinare che ha collegamenti con tutte le scienze naturali ed altre scienze ancora, per cui si può suddividere in diverse branche; la s. comprende anche l'attività puramente sportiva, volta al raggiungimento di record e/o di prestazioni puramente agonistiche, pur essendo però la s. esplorativa l'attività principale ed indispensabile di ogni gruppo speleologico; speleobiologia: vedi biospeleologia; speleofisiologia: studia il comportamento umano in rapporto all'ambiente ipogeo; speleoidrologia: studia l'idrologia carsica; s. economica: lo studio dell'utilizzo delle grotte a qualsiasi scopo (sfruttamento idrico, turistico, minerario ecc.); s. glaciale: esplorazione e studio di grotte glaciali; s. invernale: in grotte d'alta quota è il tipo di attività speleologica spesso più praticata perché nella stagione fredda il livello dell'acqua è al minimo, mancando la fusione nivale e i temporali; s. subacquea: attività subacquea finalizzata all'esplorazione si sifoni e di grotte sottomarine; s. sportiva: in cui prevale l'aspetto prettamente sportivo; s. tecnica: studia i materiali per l'esplorazione; s. urbana: esplorazione e studio di cavità artificiali, di solito antiche, che utilizza tecniche molto affini a quelle della s.; si tratta di attività più vicina all'archeologia che alla s. (vedi anche cavità artificiale); speleometeorologia (o speleoclimatologia): studia le condizioni meteorologiche (o climatiche) dell'ambiente grotta; speleomorfologia: strettamente legata alla geologia, studia le forme degli ambienti di grotta e dei territori carsici in genere; speleopaletnologia e speleoetnologia: studia la frequentazione della grotta da parte dell'uomo nella Preistoria e attualmente con raccolta di documentazione su credenze, leggende e riti legati alle grotte.

Speleologia (OR): rivista, organo ufficiale della Società Speleologica Italiana.

speleologo (GEN): persona che pratica la speleologia sotto una o più delle molte forme possibili.

Speleomantes supramontis

Speleomantes (= Hydromantes degli autori) (BIO): genere di Anfibi Urodeli troglofili della famiglia dei Pletodontidi, distribuito dalle Alpi Marittime francesi lungo le Alpi Liguri e gli Appennini fino alla Maiella ed in Sardegna, con numerose popolazioni oggi riconosciute come specie distinte, e altre il cui status tassonomico non è ancora completamente chiarito. Il nome del genere è cambiato più volte nella letteratura scientifica, da S. a Hydromantes e viceversa, a seconda dell'opinione di autori diversi nel riconoscere una separazione di rango generico dei rappresentanti europei del gruppo rispetto ai veri Hydromantes americani. Conosciuti con il nome comune di geotritoni, hanno polmoni atrofici e respirazione quasi esclusivamente cutanea; da ciò deriva la loro troglofilia quasi obbligata, avendo necessità costante di aria molto umida per respirare. Sono ovipari e le loro uova si sviluppano molto lentamente in ambiente ipogeo. In grotta svolgono il ruolo di predatori e cacciano attivamente Insetti e altri Artropodi.

speleonauta (GEN) (dal latino nāūta = marinaio, navigatore): termine proposto recentemente con due significati: 1) - persona che soggiorna a lungo in una grotta senza orologio e senza contatti col mondo esterno. Vedi cronobiologia. 2) - speleologo che pratica attività subacquea. In entrambi i casi si tratta di neologismi che non trovano giustificazione.

speleosub (GEN): vedi sub, speleologia subacquea, e singole voci.

speleotema (MIN) (dal greco spē'laion = grotta e théma = argomento): sinonimo di concrezione.

speleoterapia (MED) (dal greco spē'laion = grotta, thérapeia = cura): utilizzo dell'ambiente di certe grotte per la terapia frequentemente di patologie respiratorie (asma, broncopatie croniche). La s. è praticata soprattutto in paesi dell'Est europeo. In Italia è attiva da un secolo la grotta Giusti (Monsummano Terme, Toscana); conosciuta anche l'attività termale a Sciacca (Sicilia). In certi casi vengono sfruttate cavità artificiali (es. grotte di Vinadio, Cuneo, Piemonte). Vedi termalismo.

spelonca (GEOG) (dal latino spelǔnca = caverna): sinonimo di grotta ma il termine è ormai in disuso.

Spelunca (OR): rivista, organo ufficiale della FFS., Fédération Française de Spéléologie.

Speluncarius (BIO): genere di Coleotteri Carabidi della tribù Pterostichini che annovera alcuni rappresentanti depigmentati e anoftalmi, spesso presenti anche in grotta nelle Prealpi orientali.

Speocyclops (BIO) (dal greco spéos = tomba, cavità artificiale): genere di Crostacei Copepodi stigobi che vivono nel reticolo di microfessure presenti nelle rocce. Di dimensioni piccolissime (ca. 0,5 mm), questi Crostacei sono legati alla zona vadosa dove sono presenti nell'ambiente interstiziale permeato d'acqua, da cui penetrano anche nei fiumi dei grandi sistemi sotterranei.

speologia (GEN) (dal greco spéos = tomba, cavità artificiale): termine proposto nel 1890 con lo stesso significato di speleologia, ma che non ha avuto successo in Italia.

Speomolops (BIO) (dal greco spéos = tomba, cavità artificiale): genere di Coleotteri Carabidi della tribù Molopini, con una sola specie troglobia (S. sardous) delle grotte della Sardegna centro-orientale. Presenta affinità strettissime nei confronti di generi della Catalogna e delle Baleari, e pertanto è di grande interesse biogeografico.

Speonomus (BIO) (dal greco spéos = tomba, cavità artificiale): genere di Coleotteri Colevidi Leptodirini di grande interesse biogeografico, che annovera numerose specie ipogee nei Pirenei e in Sardegna. In alcune specie di questo genere sono state osservate e studiate, nel laboratorio sotterraneo di Moulis, strategie riproduttive di "tipo K" e fenomeni di criptometabolia.

spessore (GEOL): lo spessore reale o potenza di uno strato o di una unità stratigrafica è la distanza misurata perpendicolarmente alle due superfici di stratificazione che lo delimitano.

Sphodropsis (BIO): genere di Coleotteri Carabidi della tribù Sphodrini, con alcune specie, epigee o ipogee, proprie dell'Asia centrale, e una sola (S. ghilianii), regolarmente troglofila, endemica delle Alpi occidentali. Si tratta di un caso emblematico di distribuzione relitta.

spiligna (GEOG) (termine dialettale, Calabria): grotta in generale.

spilugne (GEOG) (termine dialettale, Friuli - Venezia Giulia.): piccola voragine o grotta. Sinonimo: spilunge.

spinta (GEOL): forza applicata, trasmessa a una roccia; l'agente della s. si definisce con un aggettivo: s. magmatica, s. tettonica, ecc.

spit (T.ES): nome commerciale di chiodo autoperforante a espansione, in acciaio, con diametro esterno di 12 mm, da usarsi con un perforatore manuale. Ad esso, con un bullone da 8 mm, si fissa una placchetta e, a questa, un moschettone di attrezzamento. È di impiego generale in speleologia e si usa anche in alpinismo; nelle rocce dure, particolarmente quelle contenenti molto quarzo, non è di facile uso. Da quando è entrato nell'uso il trapano elettrico, sono più usati i chiodi spit-fix, di diametro ridotto ma più lunghi.

splash (MIN) (dall’inglese to splash = schizzare) (concrezione di-): concrezione di solito sferoidale, dovuta agli schizzi di rimbalzo da stillicidi, cascate o rapide.

spluga (GEOG) (termine dialettale, Veneto, Trentino, Emilia, anche Toscana nelle Alpi Apuane): pozzo di grandi dimensioni, abisso, anche crepaccio nella roccia; talvolta anche dolina. Sinonimi: spaluga, speluga, speoncia, sperlonca, sperlonga, sperluga, sperùcola, sperùgola, sperugia, speruia, spiloncia, spiloncion, spilunga, spinoncia, spironcia, sprugia, sprùgola, spuga, spurga, purga.

sprofondo (GEOG) (termine dialettale, Lazio): dolina o cavità di crollo; sinonimi: sprefunno, sparafunno.

sprufunnaturu (GEOG) (termine dialettale, Calabria): dolina o cavità di crollo.

sprugola: vedi spluga.

Spy d'Orneau* (ARC.P): grotta nei pressi di Namur (Belgio). Dal deposito antistante la grotta, scavato nel 1885-1886, provengono i primi scheletri di Neandertaliani scoperti in buone condizioni di stratigrafia e associati a industria musteriana. Sono presenti anche livelli di Aurignaziano con una ricca industria litica e su osso.

SRT (T.ES): sigla per single rope technique, cioè tecnica di sola corda. Espressione utilizzata normalmente nella letteratura di lingua inglese, talvolta viene utilizzata anche in italiano.

SSI (OR): sigla della Società Speleologica Italiana, l'ente che riunisce e coordina quasi tutti gli speleologi italiani.

stadio (GEOL) (dal latino stadĭum = stadio, misura di lunghezza): intervallo di tempo durante il quale avviene un certo fenomeno geologico.

staffa (AL, T.ES): scaletta di cordino con pochi gradini impiegata nell'arrampicata artificiale e anche, per estensione, cordino di collegamento fra la maniglia e i piedi nelle tecniche di risalita su sola corda. Vedi anche pedale.

Stafilinidi (lat. Staphilinidae) (BIO): famiglia di Insetti Coleotteri con elitre ridotte che lasciano scoperta gran parte dell'addome. Alcune specie sono regolarmente troglofile e guanofile, e predano attivamente piccoli Insetti e le loro larve. In Italia, alcune specie microftalme del genere Lathrobium sono note anche di grotta. Infine, alcuni rappresentanti del genere Domene sono tipicamente troglobi. A questa famiglia sono attribuiti oggi anche gli Pselafidi.

stalagmite o stalammite (MIN) (dal greco stálagma = goccia): concrezione stratificata che si eleva dal pavimento di una grotta e deriva dal deposito lasciato dalle gocce d'acqua provenienti dalla stalattite sovrastante o direttamente dalla volta della grotta; esistono molte varietà di forme; s. di argilla: s. formata principalmente da argilla ma che contiene 20-30 % di carbonato di calcio. Si forma per stillicidio dalla volta di acqua carica di carbonato di calcio su un terreno alluvionale composto prevalentemente da argilla.

stalattite (MIN) (dal greco stalázein = gocciolare): concrezione che si sviluppa dall'alto al basso nella volta delle grotte; quasi sempre le s. sono di calcite o aragonite, ma ne esistono anche di gesso e di lava. Per estensione, si chiamano s. anche le formazioni che si formano in cavità artificiali o in ripari. Esistono molte forme di s. fra cui si ricordano le anemoliti, le eccentriche o elittiti, le tubolari e altre.

Stenasellidi (lat. Stenasellidae) (BIO): famiglia di Crostacei Isopodi acquatici che raggruppa specie stigobie di origine marina che si sono adattate alle acque dolci sotterranee. Fra i generi rappresentati in Italia, sono da citare Stenasellus e Proasellus.

stenoalino (BIO) (dal greco stenós = stretto, hálinos = salino): aggettivo, riferito a organismo che non è in grado di tollerare variazioni di salinità nell'ambiente (opposto a eurialino).

stenoigro (BIO). (Dal greco stenós = stretto, hygrós = umido). Aggettivo, riferito a organismo strettamente legato, per la sopravvivenza, a tassi costanti di umidità relativa. Gli organismi troglobi presentano uno strettissimo legame a umidità prossima alla saturazione.

Stenophylax (BIO): genere di Insetti Tricotteri con specie spesso presenti in grotta come rappresentanti dell'associazione parietale.

stenotermo (BIO) (dal greco stenós = stretto, thermós = caldo): aggettivo, riferito a organismo che può sopportare minime variazioni di temperatura. Gli organismi cavernicoli, fortemente stenoigri, non sono generalmente s. nel senso stretto del termine, e possono sopportare variazioni di temperatura anche notevoli; per tale ragione, alcune specie troglobie specializzate sono in grado di popolare grotte poste a quote molto diverse.

sterile (GEOL): dicesi di roccia o terreno che non contiene fossili, né minerali utili, né altro materiale ricercato.

Sterkfontein* (ANT, PAL): grotte in Transvaal (Krugersdorp, Repubblica Sudafricana). È tra i siti fossiliferi più importanti al mondo con resti abbondanti in breccia di Ominidi fossili con depositi da 3,5 a 1,5 milioni di anni fa. Sono presenti resti di Australopiteco (nei livelli inferiori Australopithecus africanus, ma anche resti più antichi e nei depositi più recenti Australopithecus robustus) e un rappresentante del genere Homo. La cavità era una tana di leopardi e probabilmente non è mai servita da rifugio agli Ominidi.

sterru (GEOG) (termine dialettale, Sardegna): pozzo, voragine.

Stiffe*, grotta-risorgenza di- (TUR): grotta di interesse turistico, in comune di S. Demetrio ne' Vestini (Abruzzo).

stigmi (respiratori) (BIO) (dal greco st'gma = piccolo foro): aperture, poste sui lati del corpo degli Artropodi, attraverso le quali l'aria penetra nel corpo dell'animale attraverso un sistema di tubuli, detti trachee.

stigobio (BIO): derivato da "Styx", nome del fiume infernale della mitologia greca, è un termine che designa gli organismi abitanti delle acque sotterranee e che presentano peculiari adattamenti a questo ambiente in senso troglomorfo. I termini stigosseno e stigofilo sono da interpretarsi per analogia con le espressioni troglosseno e troglofilo. Sinonimo: stigobionte.

stillicidio (IDR): caduta verticale d'acqua, goccia a goccia, generalmente da discontinuità con dimensioni submillimetriche nella volta della grotta. Sovente lo s. è in relazione alla formazione di concrezioni.

stol (GEOG) (termine dialettale, Trentino): galleria, cavità artificiale, talvolta grotta.

Stop (T.ES): nome commerciale di un discensore autobloccante.

stramazzo (IDR, T.ST): sbarramento artificiale di un corso d'acqua, utilizzato per il calcolo della portata. Il flusso d'acqua viene fatto passare attraverso un'apertura con adatta geometria, in genere rettangolare o triangolare, in modo che, misurando il livello dell'acqua a monte dello s., si possa risalire alla portata tramite tabelle di calibrazione.

strategia riproduttiva (BIO): strategia che affida il successo della propria specie a una prole molto numerosa, in ambienti instabili, talora effimeri (strategia "r"), oppure alla produzione di una prole scarsa compensata da un'elevata specializzazione ad ambienti particolari, di norma stabili, e talora da cure parentali (strategia "K"). A quest'ultima convergono gli organismi troglobi, che presentano spesso una diminuzione del numero di uova deposte e un'elevata longevità.

stratigrafia (dal latino strătus = steso a terra e suffisso -grafia): 1) - (GEOL, T.ST.): scienza della Terra che studia la successione cronologica dei sedimenti e della formazione delle rocce. 2) - (ARC, T.ST): metodo basilare dello scavo archeologico per ricostruire cronologie in rapporto a sequenze di eventi (datazione relativa). Gli strati più recenti di un deposito in grotta sono in superficie, a meno che non ci siano stati rimaneggiamenti degli strati, dovuti ad azioni umane o di animali.

strato (GEOL) (dal latino strătus = steso a terra): struttura primaria fondamentale delle rocce sedimentarie, presente a volte anche in alcune rocce eruttive; dimensioni da centimetriche a plurimetriche. Generalmente lo s. corrisponde a un ciclo sedimentario o a un'unità di deposizione omogenea; le suddivisioni interne allo s. sono chiamate lamine. L'unità superiore che raggruppa vari s. è il membro; giunti o piani di s.: la superficie piana che separa uno s. da quello successivo. Vedi stratigrafia.

strato inferiore: vedi unità stratigrafica.

streghe (FO) (dal latino strīx = uccello notturno ritenuto una sorta di "vampiro"): donne a cui la credenza popolare attribuiva, specialmente durante il medioevo, ma anche successivamente, poteri magici derivati dal rapporto col demonio. Numerose sono le grotte dedicate dall'immaginario popolare alle s. (come del resto a diavoli, fate e folletti e draghi) nelle numerose e varie espressioni dialettali. (Vedi le singole voci).

stress (MED) (termine inglese, usato internazionalmente): indica una reazione specifica indotta nell'organismo da stimoli di natura fisica (es. freddo), chimica (es. cibo, farmaci), psichica (es. stanchezza, paura). Entro certi limiti lo s. rappresenta una difesa dell'organismo, ma può sfociare in stato patologico.

strettoia (GEOL): condotto molto stretto che permette il passaggio dello speleologo con difficoltà. Spesso la strettoia rappresenta uno shunt, cioè la deviazione dal passaggio principale.

streùn, stria (FO) (termini dialettali, Lombardia, Liguria, Veneto, Romagna, Trentino): stregone, strega; sinonimi: striùn, strea, streja.

strie (GEOL): tracce parallele lasciate su una superficie rocciosa liscia; s. glaciali: tracce lasciate dal ghiacciaio in movimento sulla roccia incassante; s. tettoniche: tracce dovute alla frizione conseguente al movimento reciproco dei due lembi di una faglia.

stromatolite (GEOL) (dal greco strôma = letto e l'thos = pietra): struttura sedimentaria calcarea, di forma varia, attribuita a precipitazione biochimica da parte di alghe. Può avere età da precambriana fino a quella attuale.

strumento (ARC, UT): indica genericamente un oggetto utilizzato dall'uomo come un ideale prolungamento specializzato della mano. A Homo habilis viene attribuita la caratteristica di primo costruttore di s.

struttura (GEOL): insieme delle proprietà scalari: forma, dimensione, abito cristallino, disposizione reciproca dei granuli che costituiscono una roccia.

sub- (GEN) (dal latino sŭb = sotto): 1) - prefisso a molti termini col significato di "al di sotto" oppure "circa, quasi" per descrivere condizioni o situazioni approssimative. 2) - termine colloquiale per subacqueo (sostantivo) riferito a persona che esplica attività subacquea.

subaereo (BIO) (prefisso sub-): è l'ambiente, sulla superficie terrestre, in cui vivono gli organismi che respirano aria.

subalveare (IDR) (prefisso sub-): scorrimento idrico al di sotto dell'alveo di un corso d'acqua, in corrispondenza del deposito alluvionale sovrastante il substrato roccioso. Analogamente si parla di emergenza s.

sublimazione (FIS): passaggio diretto dalla fase solida alla fase gassosa. In Antartide (Baia Terra Nova) sono note grotte in ghiaccio scavate per s.; si tratta delle grotte più fredde esistenti, a circa -20°C.

subsidenza (GEOL) (dal latino subsīdere = abbassarsi): lento approfondimento di una parte della superficie terrestre: può interessare sia una terra emersa che un fondale marino.

substrato (GEOL) (prefisso sub- e dal latino strătus = steso a terra): 1) - la roccia in posto sottostante alla copertura del suolo da parte di depositi alluvionali, di sedimenti sciolti. 2) - terreno geologico ricoperto da una coltre.

subtroglofilo (BIO) (prefisso sub- e dal greco trōglē = caverna, philós = amico): organismo che sfrutta le grotte in modo temporaneo per ricercarvi, durante determinati periodi dell'anno o della sua vita, le condizioni adatte alla propria sopravvivenza e per trascorrere periodi di diapausa. Generalmente si tratta di animali che si riproducono all'esterno, ma che talora muoiono in grotta, perché predati o perché giunti al termine del loro ciclo vitale, contribuendo in tal modo all'apporto di risorse trofiche nell'ambiente ipogeo. Solitamente si tratta di Artropodi alati o deambulanti, che fanno parte della cosiddetta "associazione parietale".

Su Marmuri* (BIO, TUR): grotta di interesse turistico e biospeleologico, in comune di Ulassai (Nuoro, Sardegna).

suolo (GEOL) (dal latino sŏlum = suolo): copertura superficiale del terreno derivata dall'alterazione delle rocce o dei depositi sciolti sottostanti, formata dall'azione chimica, fisica e biologica di tutti gli agenti superficiali e degli organismi che lo abitano. Dal punto di vista granulometrico, i s. sono divisi in due classi maggiori, divisibili a loro volta in altre frazioni: scheletro (granuli superiori a 2 mm) e terra fine (granuli inferiori a 2 mm). I s. più importanti relativamente al carsismo (terra rossa e altri) vengono descritti alle singole voci.

superficie di faglia (GEOL): la superficie lungo cui si spostano i due lembi di una faglia. Se la superficie si avvicina a un piano, si può usare il termine "piano di faglia" o "specchio di faglia".

superficie freatica (IDR): la superficie che separa la zona satura dalla zona aerata superiore; si individua una s.f. reale nei sedimenti porosi e una s.f. virtuale negli ammassi fratturati e carsificati.

supramonte (GEOG): noto toponimo che designa, nella Sardegna orientale, i rilievi carbonatici dell'entroterra del Golfo di Orosei (Nuorese), sede di imponenti fenomeni carsici superficiali e profondi.

sùrtida: vedi sòrbola.

svàina (FO) (termine dialettale, Piemonte settentrionale): strega bambina.

sventratoio (GEOG) (termine dialettale, Lazio): cavità di crollo, verticale, molto accidentata.

sverta: vedi sbrega.

sviluppo (T.ST): nella topografia sotterranea, per sviluppo si intende la somma delle lunghezze di tutte le poligonali nello spazio: gallerie, cunicoli, pozzi, sale, ecc. Alcuni autori distinguono lo s. totale dallo s. in pianta, cioè quello relativo alla lunghezza di tutte le poligonali proiettate sul piano orizzontale.